Attività: Laboratori di Espressione Creativa
Il percorso di Teatro, rivolto ai ragazzi delle scuole superiori, prosegue in continuità con gli scorsi anni.
Gli incontri avranno cadenza settimanale e si svolgeranno da remoto in attesa di riprendere gli incontri in presenza. Data e luogo della rappresentazione finale saranno stabiliti in itinere.
Referenti del Progetto
Claudio Benvenuti, regista e sceneggiatore e animatore del laboratorio inclusivo
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Cos′è La Mirabile Follia - secondo atto
è la continuazione di un progetto di percorso nel mondo dell′Arte dedicato ai ragazzi delle scuole superiori in età dai 14 ai 22 anni che nella stagione 2019-20 ha visto la partecipazione di un totale di 23 ragazzi con un nucleo costante di 16 ragazzi provenienti da vari Comuni della Valdera.
Per il secondo atto si prevede e si lavorerà per la stabilizzazione del nucleo definitivo e il suo allargamento fino a un massimo di 25/30 componenti stabili ai quali verranno dati ruoli specifici da sviluppare in previsione dello spettacolo finale.
Il progetto comprende la continuazione dei 3 laboratori specifici (teatro, percussioni, canto) e l′inizio della fase di costruzione dello spettacolo, dove i partecipanti vengono coinvolti nella drammaturgia e nella messa in scena e in un quarto laboratorio dove essi stessi parteciperanno alla costruzione dei costumi e delle scenografie. Alla fine di questa esperienza verrà messo in scena lo spettacolo (che prevede anche una parte di parata) in spazio all′aperto adeguato all′interno del villaggio scolastico di Pontedera per favorire la partecipazione più ampia possibile del pubblico degli studenti.; non si escludono ulteriori repliche in festival
Perchè La Mirabile Follia? testi, drammaturgia e senso didattico
Il titolo è liberamente ispirato alla figura di Don Quijote de la Mancha dello scrittore Miguel De Cervantes Saavedra, ma con possibili richiami ad altre figure epiche come per esempio l′Orlando Furioso di Lodovico Ariosto e altri ancora...
La figura del cavaliere errante che affascina qualsiasi ragazzo diventa il pretesto per invitare i ragazzi ad affrontare nel laboratorio teatrale la sfida contro i propri “mulini a vento”, per riflettere su quali siano le vere sfide, le vere difficoltà e quali siano frutto della nostra immaginazione o condizione emotiva.
Il luogo-teatro diventa il paradigma di questa sfida interiore con se stessi ma anche il luogo dove si impara a nutrire la parte più sana della nostra follia, ovvero quella materia mista fatta di sogno e desiderio, dandogli concretezza attraverso la disciplina e la sperimentazione del proprio limite non limitabile.
Il percorso nell′arte, nell′apprendimento delle tecniche varie viaggia di pari passo al percorso interiore, emotivo e trova un suo fine, un obbiettivo
Tempi
• il Progetto verrà adeguatamente presentato nelle scuole
• Il progetto prevede un appuntamento settimanale (min. 4 al mese) e durerà 4 mesi, quindi con almeno 16 appuntamenti compresi tra metà Settembre e Gennaio
• Ogni appuntamento sarà di minimo 2 ore
• La terza fase (gli ultimi quattro mesi) prevede il montaggio dello spettacolo e la finalizzazione dei costumi e delle scenografie
Luogo
• i laboratori si terranno sia alla Scuola delle Arti del Teatro Comunale di Capannoli sia in luoghi da stabilire che possano favorire logisticamente la partecipazione dei ragazzi
Sede
• Le lezioni sono collettive ma ogni partecipante verrà seguito e curato secondo le sue capacità e inclinazioni e stimolato a scoprire il suo vero limite
• Gli incontri saranno realizzati in presenza oppure in modalità online a seconda delle necessità sanitarie
LABORATORI
1) Laboratorio di teatro, recitazione e acrobatica - Andrea Lupi
Andrea Lupi, direttore del Teatro Comunale di Capannoli e del Piccolo Teatro Rossini di Casciana Alta è attore, musicista, regista e insegnante, con alle spalle 35 anni di attività in 4 continenti, ha lavorato con numerosi artisti di fama mondiale in ognuno dei campi; oltre all′esperienza artistica possiede anche una solida preparazione come scenografo e tecnico. Ha creato e diretto importanti festival a livello nazionale. Come insegnante e didatta ha lavorato in Italia e all′estero.
Il laboratorio prevede l′esperienza sui molteplici aspetti dell′attore: dalle tecniche di preparazione, rilassamento, concentrazione, fiducia, al lavoro sulla fisicità (comprensivo di elementi di acrobatica e giocoleria, arti marziali quali kendo e aikido, trampoli), sul senso spazio-tempo, fino al lavoro sulla parola, recitazione, dizione. A questo segue il vero e proprio lavoro sull′improvvisazione, sull′azione scenica, sulla drammaturgia e la messa in scena dello spettacolo
2) Laboratorio di percussioni e street drums - Nicola Testi
Nicola Testi è un musicista percussionista con importanti esperienze artistiche e didattiche in Italia e all′estero (Mali, Africa); dirige band di percussioni e street drums multi etniche ed è insegnante delle Scuola delle Arti del Teatro Comunale di Capannoli
il laboratorio consiste nella creazione di una vera e propria band di strret drums dove agli strumenti tradizionali potranno accompagnarsi strumenti etnici o anche autocostruiti. Durante il laboratorio oltre all′apprendimento e la conoscenza degli strumenti e dei ritmi verranno composte delle vere e propie suite ritmiche che saranno funzionali allo spettacolo finale
3) Laboratorio di canto e canto corale - Alice Casarosa
Alice Casarosa è una attrice e musicista con lunga esperienza anche nei laboratori per bambini e ragazzi, collabora con svariate scuole della provincia di pisa e con associazioni di teatro e di circo.
il laboratorio dopo una fase iniziale dove i ragazzi impareranno a cantare su brani proposti dagli stessi o dall′insegnante prevederà poi un lavoro specifico in funzione dello spettacolo finale dove si alterneranno parti solistiche a parti corali e a movimenti in scena, con particolare attenzione all′uso della voce in modo non convenzionale ma sempre finalizzato all′associazione scenica.
4) Laboratorio finale, costruzione e messa in scena
Il laboratorio finale è la parte più esaltante e complessa dell′intero progetto, i ragazzi dei vari laboratori si troveranno a interagire in scena tra attori, musicisti e cantanti secondo la traccia drammaturgica da sperimentare e sviluppare coralmente. Oltre a ciò i ragazzi lavoreranno in prima persona alla costruzione sia delle scenografie, alla scelta degli oggetti di scena e alla scenografatura degli stessi, come alla costruzione degli oggetti di scena, coadiuvati da un team di insegnanti tra cui un pittore, uno scenografo, una sarta. Fondamentale sarà la conoscenza dell′uso degli oggetti, dei costumi e delle scene in funzione della performance entrando così nello specifico di molti dei piccoli grandi segreti del teatro.
Partecipanti
Il laboratorio è rivolto a tutti gli studenti degli Istituti Superiori della Valdera in orario extrascolastico.
Referente del Progetto
Andrea Lupi, Associazione La Compagnia del Bosco
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Durante l’anno scolastico 2019-2020, all’interno del Pontedera Music Festival 2020, l’Accademia Musicale Pontedera ha dato vita al Progetto Beethoven 250 in occasione dei 250 anni dalla nascita di Beethoven. Il progetto ha visto la partecipazione di oltre 10 classi IV e V, provenienti da vari Istituti Superiori di Pontedera, coinvolgendo i ragazzi in conferenze, lezioni, incontri con gli studenti, incentivando poi la loro partecipazione (gratuita) ai concerti del festival. Il successo dell’iniziativa ci ha spinto a promuovere un percorso più ampio e strutturato, attorno a un tema di centrale importanza: la multiculturalità e l’inclusione sociale contro la povertà educativa. Lungi dall’essere un argomento legato solo all’oggi, quello del dialogo tra diverse culture, stili e modalità di espressione e oggetti simbolici portatori di diversi significati è, in una prospettiva diacronica, un filo rosso che attraversa lo sviluppo storico musicale di quella che viene chiamata la musica occidentale, ovvero quel corpus di composizioni, esperienze e pratiche musicali che nasce e si sviluppa in Europa, all’incirca, con la monodia gregoriana nell’ultimo quarto del primo millennio e, arricchendosi di influssi provenienti da altre culture musicali, si sviluppa fino alla musica di oggi.
La musica come linguaggio inclusivo multiculturale contro le nuove povertà educative
I Dialoghi del mondo: si prevedono incontri-laboratori di musica dedicati alla multiculturalità, alla capacità della musica di far parlare tra loro culture diverse. Un argomento molto attuale, quindi - e non solo in ambito artistico, visto che ci troviamo quotidianamente ad affrontare i problemi dell’integrazione e della cosiddetta “società multietnica”. Il percorso cronologico proposto, va dal ‘500 alla seconda metà del ‘900, da Orlando di Lasso a Duke Ellington, passando attraverso le musiche di Lully, Couperin, Bach, Beethoven, Weber, Chopin, Verdi, Bartók. Oltre a illustrare i cambiamenti nel modo di considerare (e di rappresentare attraverso la musica) paesi vicini e lontani, fa anche scoprire il rapporto complesso che intercorre da sempre tra l’arte e il potere: basta dire che diversi musicisti, a partire almeno dal Seicento, hanno esplicitamente dichiarato di voler realizzare una “Pace” musicale - unendo per esempio caratteristiche stilistiche della musica francese, tedesca, italiana e magari turca o araba in una stessa composizione - contrapponendosi così, idealmente, all’operato di politici e sovrani che invece nello stesso periodo si preoccupavano essenzialmente delle guerre o delle conquiste.
La prospettiva multiculturale che la musica ha cominciato a esplorare secoli fa mostra come l’arte dei suoni possa e debba ancora oggi essere un mezzo di scoperta del mondo, un modo per imparare ad accettare e a valorizzare le differenze, un’esperienza - personale, sociale, estetica - di sintesi e di arricchimento, grazie al contatto con culture solo apparentemente distanti.
Argomenti degli incontri
Il madrigale tra ‘500 e ‘600: Orlando di Lasso, Vier Sprachendruck;
Musiche di scena e balletti alla Corte del Re Sole: Jean Baptiste Lully, Il borghese gentiluomo;
La musica strumentale del XVII sec.: François Couperin, Apoteosi di Corelli e di Lully;
La grande sintesi della musica strumentale: Johann Sebastian Bach, Concerto italiano e Ouverture francese;
Gli apporti della musica popolare: Ludwig van Beethoven, Canti popolari delle varie nazioni;
L′800 tra esotismo e nazionalismo: Carl Maria von Weber e Félicien David;
Studio e rielaborazione della tradizione popolare nel ‘900: Béla Bartk, Suite di danze;
Dal balletto classico al Jazz: Duke Ellington, Nutcracker Suite.
Destinatari
Gli argomenti proposti coprono un arco di storia tale da poter coinvolgere classi dalla II alle V. Ciascuna classe aderente potrà concordare i collegamenti con le altre discipline del curricolo, da approfondire e sviluppare in sinergia tra esperto e docente responsabile che insieme individueranno modalità inclusive di tutti gli alunni nell’ottica delle pari opportunità, contro la povertà culturale e la dispersione scolastica.
Modalità
Le classi delle scuole superiori che aderiranno al presente Progetto potranno ricevere nella propria scuola almeno n. 1 incontro, condotto da un docente/musicista con una adeguata e comprovata competenza storico-musicale, che introdurrà l’argomento prescelto, presentandone la contestualizzazione storico-musicale e culturale, con cenni salienti alla biografia e agli elementi principali ad essi collegati che si riflettono nell’opera. Fornire esemplificazioni (dal vivo o registrate) di alcuni estratti dalle composizioni più rappresentative dell’autore e/o del periodo scelto.
Saranno inoltre forniti/suggeriti collegamenti con il contesto storico, storico artistico, filosofico e/o letterario in un’ottica interdisciplinare, che aiuti gli studenti a posizionare e connettere le conoscenze musicali esposte al punto precedente con informazioni e conoscenze già acquisite dal normale Curricolo scolastico. Agli studenti si offrono spunti di lavoro per condurre in autonomia e/o con l’aiuto dei docenti delle varie discipline, spunti di ricerca collegati agli ambiti e/o aspetti presentati e materiale audio/video da analizzare/rielaborare/commentare/presentare con riferimenti bibliografici e/o dispense di letture fornite in fotocopia.
La documentazione finale dell’esperienza potrà avvenire tramite elaborati scritti, artistici, video e/o presentazioni, performances teatrali/musicali, oggetti multimediali e/o online.
Saranno illustrati e presentati quegli appuntamenti concertistici del Cartellone del Pontedera Music Festival 2020-2021 che avranno, all’interno del programma, le composizioni afferenti al periodo/argomento scelto durante il progetto.
Collegamento tra il Progetto nelle scuole e il Festival
Gli studenti e i docenti che aderiranno al progetto avranno l’ingresso gratuito a tutti gli eventi concertistici e alle conferenze a pagamento incluse nel Festival e la possibilità di partecipare ad almeno n. 3 conferenze appositamente progettate per l’illustrazione e la preparazione all’ascolto attivo dei Concerti del Pontedera Music Festival. Nell’arco del mese di giugno 2021 sarà individuata una data nella quale i lavori degli studenti saranno presentati alla cittadinanza, alla presenza del Direttore del Pontedera Music Festival e dell’Assessore all’Istruzione del Comune di Pontedera.
Tempi
A partire dalla fine di gennaio 2021 fino alla fine di maggio.
Partecipanti
Studenti delle scuole secondarie di secondo grado del Villaggio Scolastico di Pontedera
Referente del Progetto
Luigi Nannetti,Direttore Accademia Musicale Pontedera
Aggiornato al 19/01/2022