a cura di Daniela Bernardini e Luigi Puccini - Introduzione di Paolo Pezzino. Con un saggio di Franco Cardini
In "Lettere dall`Europa" il "nuovo"-vecchio Continente viene presentato leggendo l`Europa attraverso la storia dei "muri" e utilizzando uno strumento di comunicazione - appunto, la "lettera" - reso quasi desueto dall`imperversare di internet.
Sia che si parli del processo che ha portato all`Unione Europea sia che si difendano i principi di libert, democrazia e uguaglianza tra i popoli, il filo conduttore dell`opera resta la drammatica descrizione delle divisioni fisiche dei confini e delle divisioni culturali - appunto, i "muri" -, documentate da interviste, ricerche e viaggi svolti da giovani studenti.
Il linguaggio colloquiale, tipico di lettere, epistole, fax e missive, contribuisce a coinvolgere il lettore anche nei contributi pi ricchi e articolati, rendendolo partecipe di una storia che costituisce anche la sua Memoria.
Un testo trasversale, utile ai giovani, per capire l`Europa di ieri e di oggi, e agli adulti, per approfondire e riflettere su storie e vissuti.
a cura di Enzo Catarsi (docente di Pedagogia Generale, Facolt di Scienze della Formazione, Universit degli Studi di Firenze)
La letteratura per l`infanzia stata storicamente considerata - non solo in Italia - un "sottoprodotto letterario", a causa della sua forma povera e dell`intento moralistico e didascalico che le era prioritariamente connesso.
Solo nell`ultimo trentennio si avviato e sviluppato un suo "recupero colto", favorito dalla proposta strutturalistica, nonch dalle oppurtunit offerte dalla psicoanalisi e dalla ricercca psicologica, oltre che dalla critica ideologica. Gianni Rodari In questo contesto non si pu non ricordare come Gianni Rodari abbia promosso negli anni Sessanta una prima "rottura" nella storia recente della letteratura per l`infanzia in Italia, introducendovi nuovi personaggi e nuovi soggetti, pi vicini alla realt quotidiana e sperimentando nuovi registri linguistici e narrativi. Proprio al contributo innovativo di Gianni Rodari dedicato questo libro.
Il libro presenta scritti di autorevoli studiosi di letteratura per l`infanzia, quali Franco Cambi, Piero Boero, Enzo Catarsi, Luciana Bellatalla, Flavia Bacchetti, Fernando Rotondo, Carla Ida Salviati, Giorgio Bini. Grazie alla ricchezza dei differenti approcci, il volume si presenta come una occasione particolare per conoscere - insieme ad elementi specifici di Gianni Rodari - aspetti significativi della nuova letteratura italiana per l`infanzia.
Il libro destinato in particolare agli insegnanti, agli educatori, ai bibliotecari e a tutti quei giovani che stanno preparandosi ad intraprendere queste professioni.
a cura di Carlo Dal Canto, Marzio Paoli, Giovanni Volpi
Questo volume nasce dall`attivit di riflessione sulla Bioetica avviata da anni all`interno dell`ITIS G. Marconi di Pontedera, in collaborazione con l`Amministrazione Comunale.
Il dibattito sulla Bioetica all`interno del mondo della scuoola si fatto sempre pi vivace in rapporto agli eventi registrati negli ultimi anni in ambito scientifico, culturale e sociale. Le scelte che diventano sempre pi difficili per le possibilit che la scienza e la tecnica offrono all`uomo, non possono prescindere da una riflessione filosofica sull`essere umano e sul senso della vita. Bioetica, Ed. Del Cerro Per il carattere multidisciplinare della Bioetica, il tema viene affrontato da vari punti di vista: invita a cogliere le opportunit offerte dalla nuova rivoluzione in campo medico - biologico senza per sottovalutare i rischi a cui si va incontro.
Da qui la necessit di una riflessione su tecnica, scienza e filosofia, ma anche sull`uomo come soggetto eticamente responsabile.
Il libro un prezioso strumento di conoscenza per tutti, in primis, per i giovani.
a cura di Mario Piatti (Docente di Pedagogia musicale - Conservatorio della Spezia)
Gianni Rodari un classico. Partendo da questa considerazione i vari contributi mettono in luce gli elementi che sottolineano l`attualit del pensiero e degli scritti rodariani, con riferimento particolare alle tematiche educative strettamente connesse ai mutamenti sociali.
L`immaginazione creatrice, e l`oppurtunit/necessit di favorirla in tutti i contesti educativi e sociali. L`immaginazione non come fuga dalla realt, ma come capacit di leggerla e capirla con occhi nuovi; essere capaci di "comunicare il mondo con occhi pensosi e divertiti". Saperi artistici e mutamenti sociali. Nel testo vengono documentate alcune esperienze di produzione artistica condotte nelle scuole, con ragazzi e insegnanti, nel campo delle arti visive, del teatro e della musica; insegnare il "fare e il pensare con creativit e fantasia", secondo un progetto educativo che non sia centrato esclusivamente sul domani (lavoro), ma che permetta ai ragazzi di vivere ed esprimere il presente con tutte le sue ricchezze educative.
Daniela Pampaloni, a cura di Laura Nuti. Morgana Edizioni, Firenze, 2008.
Non per caso "Senza zaino! Una scelta pedagogica innovativa" diventa il quarto volume della collana editoriale "Sassi nello stagno" dedicata alle bambine e ai bambini produttori di cultura, capaci di esprimere e di trasmettere messaggi di qualit.
La pittura rende pi bella la scuola!
Non per caso, la pubblicazione di alcune esperienze didattiche innovative nasce dall`obiettivo di far acquisire a tutti i cittadini e in particolare ai docenti, ai genitori e agli amministratori la "coscienza dell`infanzia" la consapevolezza cio del valore della curiosit e della meraviglia, dell`immaginazione e dei sogni: bisogni primari da rispettare e sviluppare, vedere e ascoltare da parte degli adulti. La scuola pensata, progettata, realizzata "senza lo zaino" di fatto un sasso "buttato" per muovere le acque di una scuola stagno oggi fortemente immobile.
Il volume documenta le scelte pedagogiche "i pensieri" e i metodi didattici "le azioni" delle scuole dell`Istituto Comprensivo "G. Mariti" di Fauglia e, in particolare, delle quattro scuole primarie che hanno deciso di fare della ricerca pedagogica e dell`innovazione didattica la quotidianit del loro lavoro.
a cura di Enzo Catarsi
Il volume prende origine da un convegno organizzato dal Centro di Documentazione "Gianni Rodari" dell`Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Pontedera con due obiettivi: la diffusione della cultura di una "scuola accogliente" e la necessaria formazione dei docenti in vista di una tale attuazione.
a cura di Daniela Bernardini, Marco Mannucci e degli alunni delle classi IV B Liceo Linguistico "E. Montale" e IV A Liceo Tecnico ITIS "G. Marconi" Pontedera (PI)
Determinante, ma non sufficientemente valutato, il ruolo che giocano le emozioni nei processi di apprendimento e, altrettanto determinante, il ruolo che esse assumono nell`indirizzare le nostre scelte, nell`orientare le nostre scale di valori. Nell`ambito delle programmazioni curricolari esse risultano quasi sempre assenti e compaiono talvolta negli obiettivi trasversali comuni con termini molto generici e poco significativi. Assistiamo quindi ad un marcato gap tra un elemento cos importante per la conoscenza e la sua reale considerazione in ambito scolastico. Il libro si inserisce in questa distanza attraverso un viaggio tra una costellazione di isole legate tra loro da fili sottili ed impercettibili, rotte di vascelli vagabondi. Due classi quarte di due scuole superiori navigano attraverso le isole dell`amore, dell`odio, della noia e della nostalgia. Una navigazione nell`arcipelago che stato anche un emozionarci, un condividere sentimenti, una ricerca di linguaggi per dire le emozioni. Un modo nuovo di fare scuola, un creare spazi dove gli adolescenti possano raccontarsi e scrivere del proprio vissuto emozionale.
a cura di Mario Piatti
Il libro, nato in occasione del ventennale della scomparsa di Gianni Rodari, offre a insegnanti e studiosi interessanti considerazioni per attualizzare il pensiero pedagogico e le proposte didattiche rodariane, focalizzando l`attenzione sull`importanza di consegnare al bambino validi strumenti culturali che gli permettano di "navigare" da solo nell`oceano della conoscenza, piuttosto che una somma di sterili nozioni.
Partendo dal presupposto che le basi non devono pi essere quantitative, bens qualitative, gli autori del libro (pedagogisti, insegnanti, operatori nel campo delle attivit espressive) mettono in rilievo l`importanza della creativit e della fantasia come componenti indispensabili del sapere, con particolare riferimento alle attivit espressive e ai linguaggi artistici, senza trascurare le possibili relazioni tra varie competenze - scolastiche e non - che possono essere individuate anche grazie ad un vivace rapporto di scambio tra scuola, famiglia ed enti locali.
a cura di Marco Mannucci
Barbiana non pi in Mugello, Barbiana un simbolo, un emblema. Ma che cosa rimane oggi nella scuola del messaggio di Barbiana? Che cosa resta della "Lettera ad una Professoressa?" E la professoressa esiste ancora oggi? Un gruppo di docenti, di operatori della scuola, di ragazzi, di genitori rilegge la "Lettera" e si pone delle domande: dov` Barbiana? Dov` ancora oggi attuale il messaggio di Lorenzo Milani? Ecco allora questo libro nato in un territorio che insieme ha deciso di riflettere, di cercare di creare una "comunit educante" che cresce insieme. Dalla riflessione per una consapevolezza: non esiste una sola Barbiana, ne esistono tante disseminate in mille rivoli di quel sistema complesso che oggi la scuola italiana. Un libro quindi a pi voci fatto di esperienze didattiche, di considerazioni talvolta critiche e brucianti, di delusioni, di sogni. Tante Barbiane: le richieste di aiuto dei ragazzi, le difficolt dei docenti, lo stupore dei genitori, le "Barbiane del mondo", la formazione dei migranti... Una raccolta di articoli nati da una riflessione comune, un percorso che ci porta a scoprire che forse dentro ognuno di noi esiste una Barbiana.
Un testo dedicato agli insegnanti, ai dirigenti scolastici, agli studenti di Scienze dell`Educazione e della Formazione, ai pedagogisti, ai docenti universitari.
a cura di Enzo Catarsi
La questione della scuola a tempo pieno tornata alla ribalta negli ultimi mesi a seguito del tentativo di abolizione contenuto nella legge Moratti. Il dibattito ha cos consentito di recuperare il significato relativo a tutte le potenzialit di questa originale proposta formativa, decollata negli anni Settanta ma mai compiutamente accettata nel suo complesso, dal mondo scolastico e pedagogico del nostro paese. In realt la scuola a tempo pieno costituisce un "modello" di scuola diverso dal tradizionale e non ha certo una prioritaria connotazione assistenziale, come talvolta si inteso affermare. La scuola a "tempo pieno", in realt, risponde non solo ai bisogni sociali delle famiglie, ma - ancora prima - al bisogno dei ragazzi di una formazione "a pi dimensioni", dove l`educazione allo spirito critico ed alla cooperazione siano obiettivi educativi fondamentali, senza tralasciare l`acquisizione di quelle competenze tradizionali che pure sono alla base dell`apprendimento. Come tale essa una proposta formativa complessa, fino ad oggi realizzata solo in parte e che - addirittura - rischia di essere definitivamente affossata. Anche per questa ragione il volume rappresenta una utile lettura per tutti coloro che - insegnanti, genitori, dirigenti scolastici, amministratori pubblici - hanno a cuore le sorti della istituzione scolastica e la qualit della sua offerta formativa.
a cura di Daniela Bernardini e Luigi Puccini
Il 20 Luglio 2000 il Parlamento della Repubblica italiana approv la Legge n. 211 con cui veniva istituito il "Giorno della Memoria" in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.
Da quel momento politici, amministratori, operatori scolastici si sono sentiti investiti di una doppia responsabilit nei confronti della Shoah: promuovere una ricerca appassionata che assicurasse i dati storici nel tempo e coltivarne la memoria come attivit costante dell`esistenza quotidiana.
Ci sono fatti atroci che non sono mai stati raccontati, forse perch si riteneva che esistesse un limite alla credibilit dell`orrore. Alcuni sopravvissuti hanno scelto per anni il silenzio nella convinzione che la tragicit della propria esperienza fosse impossibile da condividere. Spesso per, al di l del timore individuale del comunicare, ha prevalso il disinteresse verso di loro e verso il passato.
Nel volume i contributi degli storici intersecano le narrazioni dei sopravvissuti e il racconto delle esperienze scolastiche realizzate nel Comune di Pontedera. Si tratta di storie per non perdere la Memoria della Shoah.
a cura di R. Chiti
a cura di G. Familiari